Quando non è solo una questione personale
Portare il cambiamento sociale non è questione di una sola
persona. Alcune persone tramite la loro tenacia, la loro determinazione, la
loro incrollabile fede in ciò che credono sia giusto, senza per questo essere
fanatici, possono assumere il ruolo di catalizzatori del cambiamento.
Ma il cambiamento è una questione sociale e collettiva. Il
cambiamento ha a che fare con scegliere un nuovo modo di pensare, perché questo
ne è la conseguenza. Il proprio modo di pensare non cambia finché non diamo la
possibilità di dare uno “scossone” al personale rigido o obsoleta modalità di
guardare e percepire aspetti della vita terrena, temi che riguardano una
piccola o grande sfera di persone.
La paura del cambiamento
Il cambiamento nei personali diritti, il riconoscimento degli
stessi spesso cozza contro l’innata paura a tutto ciò che è diverso e tutto ciò
che è nuovo. Nella sfera di azione terapeutica, ed ancora più di lavoro
personale evolutivo, la paura del nuovo, la paura del diverso, la paura del
cambiamento sono fondate sul concetto di “sconosciuto”.
“Sconosciuto” allora diviene sinonimo di “pericolo”, di
potenziale privazione di quanto acquisito, di forzare chi sa pensare unicamente
solo al personale bisogno, a pensare anche a quello altrui. Non vi è giudizio
verso coloro che non hanno la forza interiore al cambiamento, all’uscire dalla
confort zone del personale bisogno, ma la necessità di informare quanto
danneggia la collettività. E nessuno esiste da solo…
Nessun commento:
Posta un commento