lunedì 17 febbraio 2020

TERAPISTA COMPLEMENTARE…

L’avventura del naturopata, da guaritore a figura fra gli operatori sanitari




Ieri sera, informata che a Falò sulla TSI si parlava di terapisti complementari, ho voluto ascoltare quanto si diceva senza nemmeno rendermi conto del tema della serata.

Quello che non ho sentito, o forse mi sono persa durane la trasmissione è informare che l’attività che ormai svolgo da parecchi anni e che nel diventare professione ufficiale ha richiesto una serie di esami, pur avvalorando la non pericolosità dei professionisti che la svolgono, certo non ha informato di quale preparazione agli esami è stata richiesta.

Il gruppo di dieci esami richiesti per l’autorizzazione alla pratica del Terapista Complementare sono stati il naturale sfociare in una verifica di un corso di preparazione in tutte le dieci materie per cui siamo stati testati. Gli esami che il cantone richiede e che non hanno nulla a che fare con le terapie alternative, bensì una preparazione base che garantisce il nostro saper distinguere sia le competenze entro le quali operare, sia i limiti entro i quali abbiamo l’obbligo legale di non agire o prestare assistenza, come pure la preparazione necessaria per saper indirizzare, soprattutto nei casi di urgenza, i pazienti che necessitano professionisti di soccorso e d’urgenza.

Il nostro lavoro svolto che in alcun modo sostituisce il ruolo del medico, sia per competenza, sia per pratiche ed analisi che solo in uno studio medico possono essere svolte in Ticino, si muove unicamente nella competenza delle terapie complementari e/o alternative.

Quello che nella trasmissione non è stato riportato, anche perché non tema principale della puntata, è quanto un terapista complementare, soprattutto se riconosciuto dalle casse malattia, dev’essere preparato. Nel mio caso, come per altri miei colleghi, la formazione pluriennale di medicina o terapie alternative è tanto vasta da aver ottenuto riconoscimenti di qualità per la formazione acquisita.

La formazione base quale naturopata, o terapista complementare, include le basi della medicina alternativa o naturopatia e in genere prosegue nella scelta che ogni professionista fa nella vasta gamma di terapie ormai offerte e riconosciute dalle casse malattia previa copertura complementare.

La formazione e/o diploma acquisito di naturopatia non è certo la fine della nostra formazione, bensì l’inizio di un continuo aggiornamento tramite corsi annuali che sono di pieno supporto alla graduale acquisizione di competenza e pratica nello svolgimento di sessioni quotidiane con i pazienti.

Sia associazioni di naturopatia, sia casse malattia ed in particolare l’organo di controllo per la formazione ed aggiornamento continuo EMR/RME richiedono un numero di ore annuali che si esigono siano frequentate.

Certo per chi ama non solo la propria professione, bensì anche il campo in cui si opera, l’aggiornamento e lo studio va ben oltre le ore richieste da questi organi di controllo. Nuove tecniche, nuove modalità di operare con i pazienti in piena sinergia con i concetti e pratiche basi naturopatiche, vengono continuamente acquisite per migliorare sia prestazioni, sia risultati conseguiti con i pazienti.

Quest’anno entrando nel 27° anno di attività ripercorro gli anni scorsi e l’avventura affrontata. Quando eravamo iscritti sotto la legge del guaritore, pur avendo già formazione triennale di naturopatia, abbiamo operato sotto questa legge per un certo numero di anni.

Quanto detto nella trasmissione è che sotto la legge del guaritore è iscritto chi ha doni di guaritore personali e anche chi non veramente intenzionato ad applicarsi e formarsi e/o dare gli esami cantonali o peggio ancora per esami non superati: ciò che non si detto è che chi sceglie la via professionale del terapista complementare, pur scegliendo la formazione esterna nella forma di corsi, non significa per questo che non abbia doni e talenti. Proprio perché la legge del guaritore non consente la retribuzione, chi vuole farne attività professionale, nonostante i personali doni, deve formarsi come se non li avesse: questo solo per dare a sé stessi legittimamente un salario per il proprio mantenimento.

Essere quindi declassati a quelli “senza talenti o doni” perché si è scelta la via professionale è decisamente disinformazione, quasi come se il richiedere una tariffa per le proprie prestazioni, deprivasse la propria pratica dell’amore e la dedizione per cui si sceglie una professione come questa.

Seguire chi soffre fisicamente, chi è in crisi, chi è in difficoltà o in depressione richiede sempre grande energia, grande pazienza, amore e compassione ed è impensabile credere che svolgere un’attività o professione, quale dei due il termine scelto, come questa basti frequentare corsi e dare esami.

La costante dedizione, il constante impegno va oltre la formazione ed aggiornamento annuale svolto. Essere quindi declassati a quelli “non veri”, quelli che non svolgono l’attività con vero altruismo e dedizione, o a quelli “senza doni personali”, prima di tutto è disinformare il pubblico.

Anche nel caso dei medici, certo chiunque di voi avrà incontrato chi svolge la professione perché ama assistere il prossimo e coloro che hanno scelto la professione per l’indiscusso e notevole introito conseguito. Come in ogni professione c’è che si merita il denaro conseguito e chi lo pretende solo per aver lavorato, ma senza necessariamente aver svolto il proprio ruolo al meglio.

Il terapista complementare una volta superati gli esami, deve ancora superare il controllo dei propri locali che devono rispondere ai requisiti della legge sanitaria per la pratica del terapista complementare. Siamo quindi persone formate, preparate e che hanno assolto ai doveri richiesti dalla legge. Vedersi ancora sminuiti e trattati da ciarlatani certo non fa piacere, anche se certo consapevoli del fatto che chi fa questo tipo di affermazioni non solo afferma di fatto il falso, bensì commette anche reato di diffamazione perseguibile dalla legge.

Passati tanti anni dal superamento degli esami predisposti per il Terapista Complementare, ora sono già iscritta, come molti altri miei colleghi, all’Esame Federale per la Naturopatia Europea che è il massimo riconoscimento professionale in questo settore e che traghettato questa professione come ufficiale secondo i criteri Oml MA. Grazie alla mia decennale pratica professionale, come altri, l’esame che dovrò sostenere sarà solo una parte rispetto a chi è nuovo della professione.

Proseguire in questo campo entrando nel 27° anno di attività e superati veramente grande sfide e momenti difficili che possono mettere in discussione la continuazione o la chiusura di una pratica professionale, solo entusiasmo, dinamismo, determinazione e reale dedizione uniti all’amore e compassione per la condizione umana spesso carica di grave sofferenza sia a livello psico-fisico come pure a livello energetico/spirituale, permettono di mantenere il passo deciso su quanto ancora ci si prefigge come traguardi e conseguimenti sia per sé stessi, sia per ogni paziente seguito nel quotidiano.

Augurandomi che sempre più paura e sospetto svaniscano per chi ancora è disinformato, lasciando il posto alla meritata fiducia di chi come me veramente pone il massimo impegno, dedizione ed amore, desidero solo invitare chi ancora non ha fatto esperienza sia della naturopatia, sia di ogni terapia complementare, ad offrirsi l’opportunità di scoprire quanto possiamo infinitamente fare per ognuna delle persone che si presentano nel nostro studio.


Rinnovo a tutti i miei lettori l’invito a muovere il primo passo del proprio livello personale o a quello del prossimo personale livello evolutivo prendendo contatto per una sessione individuale.


Copyright Scintilla di Monica Scandella 2020

 

Sessioni di riferimento:

Sessione First Step

Sessione Autovalore/Autostima

Sessione Burnout

Sessione pensionamento

Sessione Empowerment

Sessione di Rinascita personale e/o professionale


 Contatto telefonico +41 91 743 27 72 e +41 79 458 97 49


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